Sommario:
- 1. Premessa.
- 2. La specializzazione del giudice nel contesto istituzionale di un assetto burocratico e nella cornice normativa delle fonti costituzionali, primarie e secondarie. - 2.1. I limiti temporali di permanenza nell’esercizio delle medesime funzioni giurisdizionali. - 2.2. La specializzazione delle funzioni giurisdizionali nelle delibere del Consiglio superiore della magistratura in materia di organizzazione interna degli uffici giudicanti. - 2.3. Il giudice specializzato nella Costituzione e nell’ordinamento giudiziario.
- 3. La riforma istitutiva del c.d. «Tribunale delle imprese». - 3.1. La competenza per materia delle sezioni specializzate in diritto d’impresa. - 3.2. La competenza per territorio delle sezioni specializzate in diritto d’impresa. - 3.3. La normativa secondaria del Consiglio superiore della magistratura sull’organizzazione interna delle sezioni in materia di impresa.
- 4. La riforma della geografia giudiziaria e i suoi effetti sulla specializzazione del lavoro all’interno degli uffici giudicanti.
- 5. Riflessioni conclusive.
Il tema della specializzazione del giudice in generale, e del suo rapporto con la strutturazione interna degli uffici giudicanti in particolare, è stato a lungo trascurato nel nostro paese ed è per lo più rimasto confinato, sino a tempi molto recenti, nell’angusto e asfittico dibattito culturale che fin dall’Assemblea Costituente ha ruotato intorno al principio di unità della giurisdizione, con il connesso divieto di istituire giudici speciali e straordinari.