Sommario:
- 1. Premessa.
- 2. Firma digitale e certezza nell’identificazione del firmatario.
- 3. Firma digitale e sentenza.
- 4. Deposito in cancelleria e attestazione di conformità.
- 5. Conclusioni.
La terza sezione della Suprema Corte, con la sentenza n. 22871 del 10 novembre 2015, ha offerto un importante contributo sistematico in materia di processo civile telematico. La pronuncia, seppur con specifico riferimento alla sentenza redatta su documento informatico e sottoscritta con firma digitale, statuisce, con affermazione di respiro generale, che il d.l. 7 marzo 2005, n. 82 c.d. Codice dell’amministrazione digitale, e il d.l. 29 dicembre 2009, n. 193 recante «Interventi urgenti in materia di funzionalità del sistema giudiziario», sono da considerare due fonti normative che, pur in mancanza di recepimento/coordinamento con il codice di procedura civile, trovano diretta applicazione in ambito processuale.