Le decisioni “gemelle” della Corte europea dei diritti dell'uomo, qui in commento, traggono origine da vicende fattuali pressoché identiche. Alla base dell'affaire Dakir sta il caso di una cittadina belga residente a Dison, la quale ricorre al Consiglio di Stato per l'annullamento di un regolamento municipale adottato nel giugno 2008, nella parte in cui (art. 113-bis) vieta a chiunque di indossare, a qualunque ora e in qualunque luogo pubblico, indumenti che coprano il volto. Tra questi indumenti rientra, naturalmente, il niqab, velo islamico che lascia scoperti i soli occhi e che la signora è abituata a indossare sin dalla tenera età di sei anni.
Note
Soggetti e nuove tecnologie 26.03.2018
Il divieto di indossare il velo islamico tra margine di apprezzamento e principio di non discriminazione
di Giulia Donadio