Sommario:
- 1. Il mandato post mortem ex art 2-terdecies D.lgs. n. 196/2003
- 2. Le clausole di intrasmissibilità dell'account
- 3. Mandato post mortem e divieto di patti successori
- 4. Gli strumenti di gestione post mortem dell'account adottati dai Providers
- 5. L'utilità del mandato nella gestione post mortem dei dati personali
- 6. Il testamento digitale: la firma grafometrica
- 7. (Segue): Blockchain e testamento “intelligente"
- 8. Considerazioni conclusive
Il lavoro esamina lo schema del mandato post mortem exequendum come valida e utile alternativa al testamento nella regolazione di interessi non patrimoniali del de cuius in ambito digitale. In tale contesto il predetto schema negoziale non incontra i limiti derivanti dal divieto dei patti successori ex art. 458 c.c., dovendosi la sua validità accertarsi in relazione alla liceità e alla meritevolezza del concreto assetto di interessi perseguito dalle parti. Il riconoscimento legislativo di tale negozio all'art. 2-terdecies D.lgs. n. 196/2003 conferma il carattere generale del mandato, destinato ad avere un ambito applicativo sempre più ampio in considerazione della sua versatilità nella gestione dei dati personali digitali per il tempo successivo alla morte