In Italia, la riforma del Terzo Settore è arrivata dopo anni di tentativi, di progetti rimasti nel cassetto, di normative incomplete. Su un piano più squisitamente pratico, occorreva conciliare il generale interesse a realizzare un disegno organico, che consentisse una decisa espansione del settore nel quadro della produzione dei servizi del welfare, con interessi di aree quali quelle del volontariato o delle fondazioni bancarie.
Editoriali
Società e concorrenza 08.10.2018
Terzo Settore, Stato e mercato: dall'illusione della privatizzazione “efficiente” alle prospettive di rifondazione civile del welfare
di Raffaele Di Raimo