La moltitudine di atti normativi, con incisi e continui rinvii, l’abuso della prassi di abrogare implicitamente una precedente disposizione, il recepimento poco ponderato di disposizioni comunitarie per evitare procedure di infrazione, per poi essere corrette, talvolta anche per meri errori di traduzione dai testi da cui provengono, determinano costi altissimi da sostenere. La gran massa di norme assorbe risorse, scoraggia gli investimenti dall’estero, riduce la competitività delle imprese, che si trovano a doversi districare in un ginepraio di regole in costante trasformazione. Si raggiunge un circolo vizio: lo Stato preserva la legalità con nuove regole, disciplinando ogni aspetto della vita sociale, ma il proliferare delle leggi non fa che sortire effetti opposti, per cui lo Stato reagisce continuando a introdurre altre regole.
Editoriali
Società e concorrenza 30.09.2014
Contro la volatilità delle regole per le imprese. Principi di Slow & Easy Law
di Massimo Rubino De Ritis