CASS. CIV. - sez. III - 27 gennaio 2015, n. 1451, rel. Vincenti - In materia di rappresentanza negoziale, il principio dell’apparenza iuris trova applicazione nella sua declinazione di apparenza colpevole: ricorrendo una situazione di fatto difforme da quella di diritto e la buona fede del terzo, il contratto risulta efficace nei confronti del dominus apparente quando egli abbia colposamente tenuto un comportamento idoneo – secondo rilievi obiettivi – ad ingenerare nel terzo la ragionevole convinzione che il potere di rappresentanza fosse effettivamente e validamente conferito al falsus procurator.
Il principio dell’apparenza colpevole trova applicazione anche nei confronti delle associazioni non riconosciute, non dovendosi considerare la disciplina relativa alla rappresentanza in tali enti (art. 38 c.c.) come speciale, e dunque prevalente, rispetto alle norme generali in materia di rappresentanza, né trovando applicazione analogica il regime di pubblicità previsto per le persone giuridiche.