I dati normativi e giurisprudenziali che hanno alimentato il recente dibattito sull’insanabilità dell’atto nullo sono analizzati unitamente agli espedienti escogitati per ricomporre ciascuna delle «fattispecie devianti» nella classica sistemazione binaria delle patologie negoziali (nullità/annullabilità). Le soluzioni proposte al problema della sanatoria del negozio nullo si fondano sulla complessità funzionale del rimedio: questa, trascendendo la sola parte debole del contratto, realizza talora l’interesse meritevole degli altri soggetti operanti sul mercato al ripristino delle regole del gioco; talaltra l’ulteriore scopo, inscrivibile in una logica specifica di deterrenza, di disincentivare a monte l’inserimento di clausole abusive ad opera del contraente forte.
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Obbligazioni e contratti 26.02.2014
«Quod nullum est…»: il punto sulle nuove fattispecie di nullità convalidabili
di Carlo Mignone