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Lavoro 29.09.2015

La nuova disciplina legislativa a favore della maternità e della paternità

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Sommario:

  1. 1. Le previsioni costituzionali e l'evoluzione legislativa.
  2. 2. La normativa in materia di congedi di maternità...
  3. 3. ... e di paternità.
  4. 4. I congedi parentali e l'estensione della fruibilità temporale.
  5. 5. Indennità di maternità e paternità per gli iscritti alla gestione separata INPS.
 

Il saggio contiene un'analisi delle novità introdotte dal d.lgs. n. 80 del 2015. Tale decreto, denominato “Misure per la conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro”, è stato emanato al fine di dare attuazione alla legge delega del Jobs act (ex articolo 1 commi 8 e 9 della legge n. 183 del 2014). Compito di questo articolo, è quello di porre in risalto la disciplina prevista e di esaminare le modifiche che sono state apportate al Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e di sostegno della maternità e della paternità.

Il d.lgs. n. 80 del 2015, è intervenuto prevedendo una serie importante di modifiche a sostegno della genitorialità. Possiamo notare, come mediante tale contributo si è provveduto ad esaminare una moltitudine di istituti normativi.

In primis, si dà luogo all'analisi dell'evoluzione che hanno trovato nel nostro ordinamento le tematiche concernenti la maternità e la paternità. La norma cardine è l'art. 37 della Costituzione, la quale sancisce un regime speciale di protezione della donna in funzione di taluni ruoli da essa ricoperti in ambito familiare. Dopo un primo arco temporale caratterizzato dalla mancata applicazione del dettato costituzionale, si è passati ad una seconda fase, che anche grazie alla spinta del diritto comunitario, è caratterizzata dall'emanazione di un'importante legislazione. Da ultimo, il d.lgs. n. 80 del 2015, il quale, sulla scia della normativa legislativa già esistente e delle richieste che provengono, vuoi dalle parti sociali e vuoi dal legislatore comunitario, dispone una serie di misure volte a valorizzare il ruolo della donna, con l'intento di consentirle la possibilità di coniugare la vita lavorativa con la vita familiare.

La seconda tematica che viene affrontata, è quella forse più rilevante, vale a dire quella relativa ai congedi di maternità.

Su tale aspetto, oltre ad illustrare le sue intrinseche caratteristiche, si procede, alla descrizione dei periodi nei quali deve essere obbligatoriamente fruita (tanto è vero, che la mancata astensione è punibile penalmente). Viene affrontata la problematica del parto prematuro, e come essa viene risolta dal recentissimo decreto, che dà applicazione alle indicazioni che gli sono fornite del giudice delle leggi. Infine, viene posta in evidenza la nuova disposizione relativa alla fruibilità del congedo di maternità, nel caso di ricovero del figlio presso una struttura pubblica o privata.

Successivamente, il saggio esamina l'istituto del congedo di paternità, evidenziando quali sono le ipotesi (morte della madre, grave infermità della madre, abbandono da parte della madre, affidamento esclusivo del bambino al padre) nel quale, esso, può trovare applicazione. Si è analizzata l'estensione della fruibilità del predetto congedo, anche ai padri lavoratori autonomi o liberi professionisti, ed anche nell'ipotesi in cui la madre sia una lavoratrice autonoma. Sulla figura del padre in questo momento delicato all'interno della precostituita famiglia, viene mostrato come una più ampia e maggiore fruibilità dei congedi riduce (ad entrambi i genitori) la possibilità che si venga a formare uno stato di stress.

Inoltre, viene dato il dovuto rilievo alla disciplina del congedo parentale, vale a dire del diritto all'astensione facoltativa. Vengono evidenziati, i soggetti che possono avvalersi di tale facoltà, con un particolare riferimento al padre lavoratore e ai genitori non naturali. Si procede, all'analisi delle modifiche apportate, sul periodo temporale di fruibilità, sul diritto all'indennizzo economico, e all'obbligo di preavviso ed al relativo termine. Il diritto al congedo di paternità, può essere esercitato da ciascun coniuge anche quando l'altro non ne abbia diritto. Inoltre, di questa facoltà i coniugi possono avvalersene insieme o in maniera alternata. Inoltre, viene mostrato come tale facoltà può essere usufruita sia in modalità giornaliera che in modalità oraria, con il compito attribuito alla contrattazione collettiva di dettare la disciplina specifica sul punto.

Infine, si dà luogo all'esame della legislazione prevista con riferimenti alle lavoratrici titolari di un rapporto di lavoro autonomo, e pertanto, iscritte alla gestione separata INPS. Nella trattazione di tale tematica, viene evidenziata l'evoluzione e il conseguente mutamento delle tutele previste a favore delle predette lavoratrici, anche a quelli non naturali (si pensi ai casi di adozione o affidamento).

In conclusione, il saggio contiene una serie di osservazioni alle modifiche introdotte nelle sopra citate materie, al fine di meglio chiarire la reale portata applicativa di tali norme, e quindi l'ambito dei soggetti destinatari delle suddette novità legislative.