Sommario:
- 1. Quadro normativo e delimitazione del campo d'indagine
- 2. Inquadramento giuridico del lavoro agile
- 3. Elementi caratterizzanti la fattispecie
- 4. (Segue): il luogo di lavoro
- 5. (Segue): flessibilità dell'orario di lavoro
- 6. La forma, i possibili contenuti e la disciplina del recesso
- 7. Il principio di parità di trattamento “complessivo” e la comunicazione ai centri per l'impiego.
- 8. Rapporti tra legge, contrattazione collettiva e accordo individuale
- 9. L'incidenza del patto “agile” sui poteri del datore di lavoro
- 10. Possibile coincidenza e/o distinzione tra il lavoro agile e il telelavoro
- 11. Rilievi conclusivi
L'iter legislativo della regolamentazione dedicata al “lavoro agile” è iniziato con la presentazione alla Camera dei Deputati del d.d.l. 29 gennaio 2014, n. 2014, d'iniziativa del deputato Mosca, recante «Disposizioni per la promozione di forme flessibili e semplificate di telelavoro». I contenuti della disciplina vigente sul lavoro agile, dettata dall'artt. 18 ss. l. n. 22 maggio 2017, n. 81, non sono variati di molto rispetto al d.d.l. iniziale.