Il rifiuto etico-religioso di cure da parte del danneggiato costituisce una circostanza idonea ad interrompere il nesso causale tra l’evento (sinistro automobilistico) e le conseguenze più gravi (morte della vittima) che ne sono derivate? Il problema è stato finora affrontato, con apprezzabile dispendio di energie, soprattutto nella letteratura e nella giurisprudenza nordamericane. La prima sentenza edita in Italia su di un caso che si presentava in tutto simile ai cases d’oltreoceano è finora passata quasi inosservata e, nel complesso, lascia in dote più ombre che luci. A non convincere è la ratio decidendi che sembra dare adito alla sistematica allocazione sull’occasionale danneggiante del peso economico della scelta identitaria di rifiutare le cure da parte del danneggiato.
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Danno e responsabilità 17.03.2014
Rifiuto etico-religioso di cure e danno risarcibile: c’è un precedente da approfondire
di Carlo Mignone