Com’è noto, prima della riforma operata con il d.lgs. n. 169 del 2007 la legge fallimentare escludeva dalla cerchia dei legittimati al voto nel concordato preventivo i creditori muniti di cause legittime di prelazione. Con il decreto correttivo del 2007 lo scenario è radicalmente mutato.
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Crisi d'impresa 31.08.2015
Ancora su pagamento dilazionato e diritto di voto nel concordato preventivo dei creditori vantanti cause legittime di prelazione
di Marco Conforto