CASS. CIV. - sez. III - 19 marzo 2014, n. 11368 - La suprema corte affronta il tema della efficacia della confessione, contenuta nel c.d. verbale di constatazione amichevole, del danneggiante. La sentenza si occupa di un’azione diretta, ex art. 144 d.lgs. n. 209 del 2005, prestando adesione ad un orientamento in base al quale si afferma che per effetto della confessione risultano definiti i rapporti tra danneggiante e danneggiato mentre restano da definire quelli con l’assicuratore. Si tratta quindi di litisconsorzio meramente processuale, con conseguente non applicazione dell’art. 2733 c.c., così accorciando le distanze con la chiamata in garanzia, caratterizzata, questa, però, dall’autonomia dei rapporti.
Note
Banca finanza assicurazioni 21.07.2014
Accertamento della dinamica del sinistro automobilistico tramite c.i.d.: efficacia endogena della confessione
di Jacopo Bassi