Con la direttiva BRRD muta sensibilmente rispetto al passato l’approccio alla gestione delle crisi bancarie. Dal bail out si passa al bail in: a un sistema, entro il quale il costo per il salvataggio grava in primis sugli azionisti e sui singoli investitori e poi sui risparmiatori dell’istituto interessato, nonché sul sistema bancario nel suo complesso. L’incrocio con il tema degli aiuti di Stato è evidente. L’antenato del bail in è il principio di condivisione degli oneri, definitivamente enunciato dalla Commissione Europea nella Comunicazione del 2013. E sul quale si è pronunciata di recente anche la Corte di Giustizia. Se però detto principio prescrive il sacrificio delle ragioni degli azionisti e degli obbligazionisti subordinati, la Direttiva BRRD va oltre, stabilendo il sacrificio di tutti gli altri creditori dell’istituto bancario, compresi depositanti e correntisti.
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Banca finanza assicurazioni 07.11.2016
Crisi bancarie e bail in: dagli aiuti di Stato al coinvolgimento delle posizioni di azionisti, investitori e risparmiatori non investitori
di Maddalena Semeraro