Il Presidente della Repubblica ha nominato giudice costituzionale Emanuela Navarretta, ordinario di diritto privato nell’Università di Pisa (presso la quale ha ricoperto anche l’incarico di Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza) e componente del Comitato Direttivo della Scuola Superiore della Magistratura.
Apprendiamo la notizia ed esprimiamo, a nome della Rivista, vivo apprezzamento per la scelta operata dal Presidente Mattarella, che rende merito alle riconosciute qualità di brillante civilista della Collega, la quale, con i propri studi, ha consolidato l’eccellente tradizione giuridica della Scuola pisana e dei Maestri che ne sono stati espressione.
Particolarmente apprezzata nella comunità scientifica per i suoi molteplici studi dedicati a temi classici e centrali del Diritto privato, Emanuela ha sempre coniugato la valutazione del dato positivo con l’attenta considerazione dei principi e dei valori espressi dalla Carta costituzionale, segnalandosi anche per l’attenzione dedicata al tema dei diritti fondamentali. La sua sensibilità di civilista, attenta alla complessità del sistema - anche nella dimensione costituzionale ed europea - offrirà certamente un contributo prezioso all’attività della Corte, dando continuità all’apporto dello studioso del diritto civile alla formazione della giurisprudenza costituzionale (sul solco di quanto già avvenuto ad opera di illustri civilisti approdati alla Corte, da V.M. Trimarchi a L. Mengoni e A. Marini, che ne è anche stato Presidente).
Particolare soddisfazione per la nomina, peraltro, piace esprimere in questa sede anche in ragione della comune condivisione, da parte dei sottoscritti, del più recente percorso compiuto dalla Collega Navarretta all’interno della Scuola Superiore della Magistratura, e per avere contribuito alla sua designazione da parte del Consiglio Superiore della Magistratura e per averne affiancato le attività all’interno del Comitato direttivo della Scuola.
A Emanuela, dunque, intendiamo esprimere le più sincere congratulazioni per il prestigioso incarico che andrà a ricoprire, certi che saprà svolgere il gravoso e nobile compito con quella competenza, sobrietà e rigore di cui ha già offerto ampia prova nello svolgimento della sua attività scientifica, didattica e professionale.
Auguri di buon lavoro
Fabrizio Di Marzio
Fulvio Gigliotti