Nel caso di omessa indicazione della nuova udienza sulla copertina del fascicolo informatico, essendo quest’ultimo nel processo civile telematico fonte privilegiata di informazione per i difensori, si determina un legittimo affidamento in ordine alla non adozione del provvedimento di fissazione d’udienza da parte del giudice all’esito della camera di consiglio e tale affidamento costituisca giusto motivo per la mancata intimazione dei testimoni all’udienza e per la conseguente rimessione in termini. È quanto ha stabilito la Sezione Lavoro del Tribunale di Roma nell’ordinanza in commento. Dopo aver ricostruito la fattispecie, si analizzano le norme che disciplinano il fascicolo informatico ed il suo contenuto informativo, nonché quelle che governano il deposito dei provvedimenti del giudice nel fascicolo, per verificare la ratio e la tenuta del provvedimento adottato. In conclusione, ci si sofferma sull’opportunità di procedere ad un uso estensivo della PEC, per ragioni di maggiore trasparenza ed efficienza.
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Arbitrato e processo civile 21.05.2015
Valore delle indicazioni presenti sul fascicolo informatico e rimessioni in termini
di Aniello Merone