Com’è noto, l’arbitrato è regolato dalla legge processuale del luogo in cui si svolge, e nel caso frequente di arbitrati amministrati, dalle norme emanate dall’ente che li gestisce, sempre integrate dalla lex fori. In Italia, naturalmente il modello di riferimento è il processo civile ordinario, la cui struttura si immagina adatta anche agli arbitrati internazionali. Magari con scansioni meno diluite, e quindi con un numero ridotto di udienze del Tribunale arbitrale, un’attività istruttoria non frammentata, ma sempre con comparse conclusionali, repliche, ed eventuale discussione orale. Tutto in una sequenza possibilmente ravvicinata, ma comunque senza continuità.
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Arbitrato e processo civile 05.04.2016
Esperienze di arbitrato internazionale: concentrazione e lingua del procedimento
di Vincenzo Vigoriti