Logo 01.12.2025

Società e concorrenza

Arzigogoli e ghiribizzi in tema di intelligenza artificiale “distruttiva” della concorrenza

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L’editoriale analizza il rischio che l’intelligenza artificiale diventi “distruttiva” della concorrenza, non per l’innovazione in sé, ma per la capacità degli algoritmi di consolidare posizioni di potere economico e alterare la struttura del mercato. Vengono esaminate tre dinamiche principali: l’abuso di posizione dominante tramite algoritmi proprietari, la collusione algoritmica come coordinamento emergente privo di volontà umana, e la concorrenza predatoria fondata sui dati. Si evidenzia come la regolazione tradizionale dell’antitrust, basata su volontà e comunicazione, fatichi a inquadrare fenomeni in cui l’illecito deriva dal funzionamento stesso dei modelli di apprendimento. Attraverso esempi narrativi e casi limite di “supremazia cognitiva”, il testo mostra come un’IA possa generare barriere insormontabili, trasformando la competizione in simulazione algoritmica del risultato. Ne deriva l’esigenza di una AI Competition Law capace di prevenire concentrazioni tecnologiche e garantire pluralismo cognitivo, evitando che un singolo sistema diventi arbitro dell’innovazione.