Nel quadro dell'emergenza sanitaria e socioeconomica in atto, lo smart working (rectius, il lavoro agile)ha, come noto, assunto i contorni della «modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa», nella Pubblica Amministrazione, ma anche nelle imprese private, la cui attività può, almeno in parte, essere svolta da remoto, nonostante la generalizzata sospensione del sistema produttivo e commerciale (d.P.C.M. 22 marzo 2020).