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Arbitrato e processo civile
Direttori di area:
Prof. Andrea Carlevaris, Dott.ssa Rosaria Giordano, Prof. Andrea Panzarola
Comitato editoriale:
Marco Farina, Aniello Merone, Roberta Metafora
Note 23.07.2019
Il giudizio sui compensi degli avvocati (prima e dopo le Sezioni Unite) e l'impugnazione del provvedimento di primo...
di Pasqualina Farina Leggi dopo
In tema di liquidazione degli onorari e diritti di avvocato, nel caso in cui il ricorrente abbia introdotto il giudizio con le forme del rito sommario ordinario, ex art. 702-bis c.p.c., e non con il rito speciale ex art. 14 del d. lgs. n. 150 del 2011, il provvedimento di primo grado deve essere impugnato con l'appello, ai sensi dell'art. 702-quater c.p.c. risultando precluso il ricorso per...
Approfondimenti 19.07.2019
Contributo allo studio sul valore probatorio delle e-mail
di Federico Russo Leggi dopo
L'autore affronta il problema, assai dibattuto, della natura e del conseguente valore probatorio dell'e-mail. Dopo aver passato in rassegna le possibili soluzioni conclude per la natura di documento informatico sottoscritto con firma semplice. Invero la firma elettronica (analogamente a quanto accade per altre fattispecie, come gli acquisti di beni e servizi presso piattaforme online) è apposta...
Note 27.06.2019
L'onere di riproposizione delle istanze istruttorie non accolte in primo grado e (l'irragionevole) distinguo tra...
di Roberta Metafora Leggi dopo
La Cassazione ribadisce il suo consolidato indirizzo secondo cui, riguardo all'onere di espressa riproposizione delle istanze istruttorie non esaminate dal primo giudice, occorre distinguere tra la posizione dell'appellante in toto soccombente che, in quanto tale, non ha l'onere di reiterare le istanze istruttorie e quella dell'appellato vittorioso che, al contrario, è tenuto ad una espressa...
Note 17.06.2019
Difetto di potestas iudicandi dell'arbitro, mancata partecipazione del convenuto al giudizio arbitrale e conseguenze...
di Gabriella Tota Leggi dopo
L'eccezione d'incompetenza dell'arbitro di cui all'art. 817, comma 2, c.p.c., al di là dell'ipotesi di nullità della clausola compromissoria per vizio suo proprio e genetico relativo a un'ipotesi di controversia non arbitrabile, è da considerarsi quale eccezione di rito in senso stretto, e come tale incontra il limite temporale indicato dall'art. 817, comma 3, c.p.c., solo per la parte che ha...
Note 24.05.2019
Indennità di equa riparazione e valore del giudizio presupposto: limite invalicabile?
di Franco Petrolati Leggi dopo
In tema di equa riparazione per la durata irragionevole del processo è manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 2-bis, comma 3, l. n. 89 del 2001, in relazione agli artt. 111 e 117 Cost., in quanto la norma, garantendo una più stretta relazione tra il valore del giudizio presupposto e il patema d'animo che la parte subisce in attesa della sua definizione,...
Articoli 13.05.2019
Sulla “codificazione” dell'azione di classe
di Rosaria Giordano Leggi dopo
Con la l. n. 31 del 2019 è stata disciplinata in modo sistematico l'azione di classe nel nostro ordinamento giuridico, mediante l'inserimento, nell'ambito del codice di procedura civile, del nuovo Titolo VIII-bis, del Libro quarto (artt. 840-bis/840-sexiesdecies c.p.c.), al fine di generalizzare e regolare in modo tendenzialmente compiuto questa forma di tutela rispetto all'assetto sinora...
Note 03.05.2019
La mediazione atipica: il punto dopo la pronuncia delle Sezioni Unite
di Alessandra Commendatore, Giuliano Mattace Leggi dopo
L'art. 1754 c.c. definisce mediatore «colui che mette in relazione due o più parti per la conclusione di un affare, senza essere legato ad alcuna di esse da rapporti di collaborazione, di dipendenza o di rappresentanza». Dal modello normativo che disciplina la mediazione tipica, si discosta la “mediazione atipica”. Con essa si configura l'ipotesi del mediatore che, lungi dall'assumere una...
Approfondimenti 16.04.2019
L'assistenza difensiva nel tentativo obbligatorio di mediazione per i settori del consumo dopo la sentenza C-75/16...
di Gregorio Albisani Leggi dopo
Con il d.lgs. n. 130 del 2015 il legislatore italiano ha dato attuazione alla Direttiva europea 11/2013 in materia di “Adr per i consumatori”, disponendo, fra l'altro, che proseguisse l'applicazione alla materia del consumo della disciplina del tentativo obbligatorio di mediazione prevista dall'art. 5, comma 1-bis, d.lgs. n. 28 del 2010.